Manifesti per la libertà, Mostra dell'opera completa di Judit Kemény (1918-2009

Manifesti per la libertà, Mostra dell'opera completa di Judit Kemény (1918-2009)

Manifesti per la libertà, Mostra dell'opera completa di Judit Kemény (1918-2009), Anno Culturale Ungheria–Italia 2013, Accademia d’Ungheria in Roma 12 settembre–13 ottobre 2013, Kiáltványok a szabadságról, Kemény Judit (1918-2009) életmű-kiállítás, Magyar–Olasz Kulturális Évad 2013, Római Magyar Akadémia 2013. szeptember 12–október 13., Budapest, ARTendo, 2013. – ISBN 978-963-08-7170-9

Catalogo dell’omonima mostra tenutasi tra il 12 settembre – 13 ottobre 2013 presso l’Accademia d’Ungheria in Roma, nell’ambito dell’Anno Culturale Italia- Ungheria 2013.

Il catalogo percorre, al di là delle correlazioni storiche, le tappe più importanti della vita dell'artista ungherese ed esaminare come il suo destino si sviluppò nell'isolamento politico ed ideologico (1943–1985) come poté, nonostante l' isolamento, compiere un percorso artistico così ricco, e di portata internazionale e in che modo l'influenza della Scuola Europea (Európai Iskola) – proibita nel 1948 per motivi ideologici – poté entrare nella sua arte. Grazie alle opere e alla vita di Judit Kemény possiamo infatti avere da una parte un quadro completo sui processi di vita pubblica e d'arte della società ungherese chiusa dietro la cortina di ferro del regime politico, dall'altra possiamo avere una panoramica sul destino personale di un'intellettuale, democratica, con un forte senso morale, qualità che appunto resero impossibile qualsiasi identificazione con un regime immorale. Altrettanto interessante è il fatto che una parte delle opere della Kemény da tempo viene annoverata tra le sperimentazioni della scultura moderna italiana ed internazionale degli anni 60. Numerosi storici d’arte, hanno riscontrato infatti delle affinità tra le plastiche non figurative della Kemény e le opere degli scultori italiani dell’avanguardia, tra cui Luciano Minghuzzi, Carmelo Cappello, Nino Franchina.

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