Roma, Palazzo Falconieri - Via Giulia, 1
Il 14 maggio 2022, dopo due anni di interruzione a causa dell’emergenza sanitaria, torna nella Capitale la Notte dei Musei. Giunta alla sua dodicesima edizione, si svolge in contemporanea in tutta Europa dal 2005. La Sovrintendenza Capitolina aderisce all’iniziativa aprendo straordinariamente al pubblico in orario serale, dalle 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso ore 01.00), gli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale con un ricco programma di eventi e spettacoli dal vivo.
Per l'occasione anche Palazzo Falconieri aprirà le sue porte tra le ore 20.00 e le ore 24.00 di sabato ed accoglierà gli interessati con due mostre d'arte contemporanee allestite rispettivamente nella galleria (L'Universo di Dante) e sul Piano Nobile (Illustrazioni e ricami per raccontare) nonché con un concerto jazz con inizio alle ore 21.00 a cura del noto pianista jazz Kálmán Oláh.
Ingresso gratuito, con mascherina FFP2. Per il concerto prenotazione obbligatoria. Per prenotare cliccare qui.
Kálmán Oláh, pianista ungherese classe 1970, è considerato tra i migliori del panorama musicale mondiale. Musicista pluripremiato, dal 2000 è docente di pianoforte presso l’Accademia di Musica Ferenc Liszt di Budapest. Esordisce come solista e successivamente diviene membro del Trio Midnight, fondato da lui stesso nel 1990. Con questa ultima formazione ha raggiunto grandi traguardi, partecipando ai maggiori festival e concorsi internazionali. Nel 2006 nell’ambito di una serata di gala tenutasi presso il Kennedy Center di Washington, viene insignito del più prestigioso premio americano per composizione, ovvero il Gran Premio Thelonious Monk Jazz Composers Competition. Tra i membri della giuria che ha ritenuto come migliore album dell’anno Always di Oláh si ricordano Herbie Hancock, Wayne Shorter, Pat Metheny. Alla realizzazione dell’album hanno contribuito oltre a Oláh altri due musicisti di fama mondiale, il batterista Jack DeJohnette e il contrabbassista Ron McClure.
Le sue composizioni più significative:
Il pianista jazz Kálmán Oláh ha guadagnato fama internazionale come artista che combina magistralmente elementi di musica classica, jazz, folk e contemporanea. Notevoli sono anche i suoi arrangiamenti relativi alle opere di Bach, Bartók e Debussy (alcuni dei quali erano presenti nel suo album solista Moments from my life). L’etichetta discografica coreana GOOD International ha pubblicato un doppio album sulle variazioni di Bach Goldberg in collaborazione con la Stuttgart Chamber Orchestra, integrate con le improvvisazioni di Kálmán Oláh. Dopo il successo dell’album, Oláh ha realizzato il suo album Sketches from Bach Cello suits, in cui ha lavorato sull’opera classica in modo originale, integrandola con improvvisazioni jazz. Nel suo album intitolato Opposizioni e Parallelismi, pubblicato dalla casa discografica nippo-americana MA Recordings, ha inserito nelle improvvisazioni di Bach una serie di variazioni di una canzone popolare ungherese (Variations on a Folk Song). Kálmán Oláh sin dal suo esordio è particolarmente interessato a sperimentare i confini della musica. La sua opera intitolata Concerto for Symphony Orchestra and Jazz Band ne è una conferma, e il titolo di uno dei brani per orchestra sinfonica in essa contenuti, Passacaglia for orchestra & jazz trio, rivela già un’entusiasmante miscela di musica classica e jazz. Quest’opera è stata eseguita per la prima volta nel dicembre del 2008 presso il Teatro dell’Opera di Budapest, e da allora è stata suonata decine di volte da varie orchestre sinfoniche ungheresi. Le ultime due sue composizioni sopracitate sono state eseguite anche il 21 marzo 2013, alla serata d’autore di Kálmán Oláh tenutasi insieme all’Orchestra Filarmonica presso il Centro Kodály di Pécs. La sua composizione intitolata The Face of the Danube per coro misto, archi, pianoforte e percussioni, è stata presentata in prima assoluta il 7 giugno 2013 sotto la direzione di László Kovács, con il coro misto e l’orchestra d’archi dell’Università Eötvös Loránd. Nel 2014, la stessa composizione è stata registrata e pubblicata dalla casa discografica ungherese Hungaroton.
Le sue più importanti esibizioni degli ultimi anni:
Kálmán Oláh, ospite graditissimo ai più importanti festival e jazz club stranieri, si esibisce regolarmente in varie formazioni, sia da solista sia in formazioni con noti musicisti stranieri. Molte delle sue composizioni sono state selezionate per la collezione European Real Book, e vengono eseguite regolarmente da altri musicisti in tutto il mondo. Le sue opere sono state presentate a Copenaghen in una serata organizzata insieme alla Danish Radio Big Band, seguita poi da un tour europeo, con tappa anche al Budapest Music Center e al Porgy & Bess Club di Vienna. Durante questo tour, le opere composte da Kálmán Oláh appositamente per la Budapest Jazz Orchestra, co-prodotte con la band, hanno ricevuto nel 2008 delle recensioni di 4 stelle sulla rivista Downbeat. Nel dicembre 2011 al noto Smalls Jazz Club di New York, Olàh ha registrato un concerto con musicisti di fama mondiale tra cui Tim Ries, Chris Potter, John Patitucci e Billy Drummond. Tre anni dopo, nel dicembre 2014, ha registrato un altro disco con il sassofonista Tim Ries e il trombettista Nicolas Payton. Il 9 ottobre del 2015 presso la Sala Grande dell’Accademia di Musica Ferenc Liszt di Budapest, nell’ambito di una serata d’autore, il Quintetto americano-europeo di Kálmán Oláh ha riscosso un enorme successo. La particolarità della serata risiedeva nella stessa formazione del quintetto composto da Gerard Presencer, trombettista inglese (Copenaghen); Andy Middleton, sassofonista americano (Vienna); Darryll Hall, contrabbassista (Parigi) e infine Esteve Pi Ventura, batterista spagnolo (Barcellona). Il 12 febbraio del 2016 presso la Sala Concertistica Nazionale Béla Bartók del Palazzo delle Arti di Budapest, si è tenuta una serata d’autore-interprete di Kálmán Oláh. La singolarità della serata era data dalla varietà dei generi eseguiti: nella prima parte del concerto erano in programma delle composizioni di Oláh composte per orchestre sinfoniche ed eseguite dall’Orchestra Danubia di Óbuda e da Oláh solista, mentre la seconda parte della serata prevedeva le sue composizioni jazz più significative degli ultimi anni. Il solista ospite della serata è stato il sassofonista americano di fama mondiale Joshua Redman. Sempre nel 2016, alla fine di febbraio, Kálmán Oláh ha tenuto un concerto in duo con il pianista Károly Binder all’Accademia di Musica Ferenc Liszt, il 10 aprile invece nell’ambito di uno dei concerti chiave del Festival di Primavera di Budapest, presso la Sala Grande dell’Accademia di Musica, Kálmán Oláh ha eseguito le proprie composizioni ispirate a Ferenc Liszt.
Premi:
- 1989: Midczeslaw Kosz International Jazz piano competition (Kalisz, Polonia) – 1° premio
- 1995: Great American Piano competition (Jacksonville, Florida) – 3° premio
- 1995: Hoilaart International Jazz Contest (Belgio – 1° premio (Trio Midnight) + premio per il miglior solista
- 1995: Radio Ungherese di Stato, Premio eMeRton – Premio come miglior solista jazz dell’anno
- 2000: Radio Ungherese di Stato, Premio eMeRton – Migliore orchestra jazz dell’anno (Trio Midnight)
- 2001: Casa discografica “Gramofon klasszikus és Jazz kiadó” – Premio Jazz Ungherese
- 2006: BMI grand prize (USA) (Thelonious Monk Jazz composers competition)
- 2006: Premio Ferenc Liszt
- 2007: Premio per opera omnia Gábor Szabó
- 2008: Casa discografica “Gramofon klasszikus és Jazz kiadó” – Miglior album jazz ungherese dell’anno – Kálmán Oláh trio con Jack DeJohnette e Ron McClure: “Always”
- 2009: Premio Artisjus – Miglior compositore di musica leggera dell’anno
- 2015: Premio Szabolcs Fényes
- 2019: Premio Erkel
- 2020: Premio Artisjus – Miglior compositore di musica leggera dell’anno