Roma, Palazzo Falconieri - Via Giulia, 1

Mercoledì 26 febbraio alle ore 19.00 presso l'Accademia d'Ungheria in Roma si terrà la prima romana del documentario Várdai non SOLO CELLO di Eszter Száraz. Alla proiezione seguirà un incontro con la regista e il celebre musicista István Várdai, a cui è dedicato il film, moderato da Ilona Bálint, violista dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
István Várdai è un musicista ungherese di fama mondiale, uno dei violoncellisti più richiesti della sua generazione. Oltre alla sua carriera solistica, è direttore artistico dell'Orchestra da Camera Liszt Ferenc, docente all'Accademia di Musica di Vienna e tiene regolarmente masterclass in diverse parti del mondo, nonostante sia ancora un trentenne.
La sua storia ci invita a riflettere su cosa significhi possedere un talento straordinario. Come è possibile raggiungere tanto in così giovane età ed essere così presente a livello internazionale? È davvero possibile? Si tratta di una fuga da qualcosa o di una vera vocazione? Il talento è una benedizione o una difficoltà, soprattutto quando è accompagnato da ambizione e un forte senso di missione?
Nel suo documentario di 78 minuti, girato nell'arco di quattro anni, Száraz Eszter ci offre uno sguardo intimo sulla vita di Várdai, mostrandolo al fianco di alcuni dei più grandi nomi della musica classica contemporanea, come Péter Eötvös, Vikingur Olafsson, Kristóf Baráti e Lawrence Foster. Lo vediamo insegnare e tenere masterclass in vari luoghi del mondo, tra cui Lucca, in Italia, città natale di Boccherini, offrendoci così uno spunto non solo sulla sua carriera artistica, ma anche sulla sua umanità. Un ritratto autentico e ispirante di un artista che rappresenta un esempio tangibile per le nuove generazioni.
Il film è stato realizzato da TrionFilm Productions con il supporto del National Film Institute.
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Eszter Száraz (1983), editor-regista e giornalista televisiva, dopo il diploma di maturità bilingue italo-ungherese, si è laureata nel 2008 presso la Facoltà di Teatro e Cinema come dramaturga. Successivamente, ha lavorato in diversi generi televisivi, accumulando esperienza nei principali canali televisivi commerciali e nel servizio pubblico. Ha lavorato come reporter socio-politico e investigativa, per poi diventare responsabile e caporedattore di programmi educativi, culturali e di intrattenimento, come Virtuózok, Tilla (programma vincitore del Premio Pulitzer per la Memoria), Partitúra, Itthon vagy! e altri. Ha realizzato numerosi interviste e film biografici. Nel 2019, il suo film Emmi néni csodálatos élete è stato selezionato tra i migliori documentari al Mozgókép Szemle e, nello stesso anno, ha vinto il premio della giuria come miglior regista a un festival prestigioso. Il suo più recente documentario, che ha diretto e scritto, è Várdai non SOLO CELLO, un film che esplora la vita del violoncellista István Várdai e mostra cosa comporta avere un talento straordinario.
Oltre al cinema, alla letteratura e alla musica, una delle sue grandi passioni è il calcio e la lingua italiana. È stata proprio la Juventus a farle decidere, all’età di 12 anni, di imparare l’italiano. Attualmente, oltre a fare cinema, lavora come giornalista culturale e caporedattore televisivo, ed è moderatrice e redattrice di eventi culturali.