Il castello del duca Barbablù - opera in un atto

Data: 12 dicembre
Ora: 18:30
Luogo:  Accademia d'Ungheria in Roma
Roma, Palazzo Falconieri - Via Giulia, 1
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Martedì 12 dicembre, alle ore 19.30 presso l’Accademia d’Ungheria in Roma si terrà lo spettacolo da camera Béla Bartók: Il castello del duca Barbablù. Libretto di Béla Balázs.
Lo spettacolo che si svolgerà in lingua ungherese con sottotitoli in italiano, vedrà la partecipazione di 

  • Diána Hajdú, nel ruolo di Judit
  • Péter Cser, nel ruolo di Barbablù
  • István Dénes, pianista

Parallelamente allo spettacolo da camera, gli interessati potranno anche visitare l’omonima mostra del celebre illustratore, grafico, incisore János Kass, allestita sul Piano Nobile del Palazzo Falconieri.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

La vicenda si svolge in un periodo non ben definito nella sala buia di un castello con sette porte chiuse e ha per protagonisti Barbablù e la nuova moglie Judith. Barbablù giunge al castello, immerso nell’oscurità, con la nuova moglie alla quale offre, in un primo momento, la possibilità di andare via. La donna, però, è decisa a rimanere chiedendogli con insistenza di aprire le porte chiuse in modo che la luce possa illuminare l’interno. Barbablù rifiuta ma la donna, con le sue pressanti richieste, riesce a prevalere. All’apertura della prima porta si rivela agli occhi di Judith la camera della tortura con delle macchie di sangue mentre la seconda camera è un deposito di armi e la terza contiene molte ricchezze. Spinta da Barbablù, la donna scopre, dietro la quarta porta, un bellissimo giardino e dietro la quinta una finestra che si affaccia sul vasto regno di Barbablù, ma alla luce del sole vede che tutto è macchiato di sangue. A questo punto Barbablù la prega di non continuare nella sua esplorazione ma Judith è irremovibile e apre la sesta porta dietro la quale scopre un lago d’argento che corrisponde ad un lago di lacrime e, infine, ignorando le suppliche di Barbablù, apre anche la settima porta. Judith, che accusa, infatti, l’uomo di avere ucciso le mogli precedenti delle quali ha visto il sangue e le lacrime, è sicura che dietro la settima porta ci sono i loro corpi. In effetti in quella camera ci sono tre mogli di Barbablù ancora vive e ornate di gioielli e, quando queste appaiono in silenzio, l’uomo, assalito dall’emozione, si inginocchia davanti a loro tessendone le loro lodi. Le chiama, infatti, «la moglie dell’alba, del mezzogiorno e del tramonto». Infine, rivolgendosi a Judith, la chiama «la moglie della notte. La donna è, però, terrorizzata e lo prega di smettere ma egli la copre di gioielli e la chiude insieme alle altre nella settima camera rimanendo solo mentre il castello piomba nell’oscurità.

Diána Hajdú nasce a Nagyszőlős, nell’oblast della Transcarpazia (attuale Ucraina). Inizia i suoi studi musicali all’età di 6 anni presso la Scuola di musica Bartók Béla di Nagyszőlős per proseguire poi gli studi di pianoforte e composizione rispettivamente presso la Scuola di musica Bartók Béla di Miskolc e il Liceo di musica Szent István Király di Budapest. Nel 2000 consegue la laurea in pianoforte presso l’Università degli Studi di Pécs, nel 2003 in coro all’Accademia di Musica di Budapest e nel 2020 in canto lirico presso l’Università degli Studi Musicali di Debrecen. Successivamente entra a far parte del Coro del Teatro dell’Operetta. Attualmente è cantante dell’Arts Ensemble della Radio Ungherese di Stato. Parallelamente all’attività da corista si esibisce regolarmente anche in qualità di solista presso la Chiesa di Mattia a Budapest. Nel 2022 si è esibita come solista nell’Oratorio di Natale di Saint Seans con l’Ensemble della Radio Ungherese di Stato, trasmesso anche in televisione, sul canale nazionale ungherese MTV. Ha cantato nella Basilica di Budapest, presso il Duomo di Szeged e la Chiesa di Szent Imre di Székesfehérvár con l’Orchestra Sinfonica Alba Regia. Diversi suoi concerti di musica da camera sono stati trasmessi dalla Radio Bartók.

Péter Cser consegue gli studi musicali all’Accademia di Musica Liszt Ferenc di Budapest e alla Hochschule für Musik und Darstellende Junst di Graz. Frequenta i corsi di perfezionamento di Hanne-Lohre Kuse, Jevgenyij Nyeszterenko, Kurt Ryall e Ildikó Komlósi. È ospite regolare presso i Teatri dell’Opera di Graz e Praga, il Theater an der Wien, il Teatro Nazionale di Miskolc, il Teatro Csokonai di Debrecen. Si esibisce in numerosi importanti eventi di musica classica tra cui il Festival di Primavera di Budapest, i Festival di Bregenz, Salisburgo e Lucerna, la Biennale di Musica di Berlino e, non per ultimo, il Festival di Canterbury. In qualità di solista basso si è esibito in numerosi Paesi europei, oltre che in Argentina, Giappone, Cina, Russia, Siria e negli Stati Uniti. Vanta numerose collaborazioni, in particolare con Rene Clemencic, Ruppert Huber, Esko Kallio, Carlo Montanaro, Helmuth Riling e Dinald Runnincles. Ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche e in CD per EMI, ORF, Hungaroton, Radioton e Naxos, tra cui la Via crucis di Liszt, la Messa di Szekszárd, il Requiem, le opere sacre di G.J. Werner e Michael Haydn, la Passione di Matteo di J.S. Bach, il Magnificat in Mi bemolle, l’Oratorio di Weinachts, la prima mondiale della Passione e la musica sacra ortodossa di Johann Friedrich.

István Dénes consegue la laurea all’Accademia di Musica Liszt Ferenc nel 1977, dopo aver studiato direzione d’orchestra con András Kórodi, pianoforte con Pál Kadosa e Ferenc Rados, composizione con István Sárközy. Dal 1977 è membro e direttore ospite del Teatro dell’Opera di Stato ungherese. Dal 1987 al 1995 è stato direttore principale del Teatro di Brema, dal 1995 al 2008 direttore musicale del Teatro di Treviri. Parallelamente alle attività di cui sopra, è stato direttore ospite dell’Orchestra Sinfonica della Radio Ungherese di Stato ed ha svolto attività di direttore ospite e compositore in molti Paesi europei. Ha effettuato numerose registrazioni per la Radio Ungherese di Stato, la Radio Brema e la Bayerische Rundfunk. In qualità di pianista e direttore d’orchestra, ha anche effettuato numerose registrazioni su CD. Il suo repertorio comprende più di 80 opere teatrali, che spaziano dall’opera al musical, dall’operetta al balletto.