Caffè letterario - sesto appuntamento

Data: 27 settembre
Ora: 16:00
Luogo:  Accademia d'Ungheria in Roma - pagina Facebook
Roma
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Dopo una breve pasua estiva, torna il Caffè letterario virtuale dell'Accademia d'Ungheria in Roma. Il prossimo incontro programmato per lunedì 27 settembre 2021, ore 18.00, verterà sulla figura del noto scrittore ungherese Péter Esterházy, che è venuto a mancare cinque anni fa

Gli ospiti della serata saranno: 

  • Cinzia Franchi, professore associato di Lingua e Letteratura ungherese presso l’Università di Padova
  • Mariarosaria Sciglitano (traduttrice, giornalista culturale, professoressa a contratto presso l'Università di Firenze, già lettrice all’Università Corvinus di Budapest)
  • Antonio D. Sciacovelli (traduttore, professore associato di Letteratura italiana e traduzioni presso l’Università di Turku - Finlandia),

5 anni fa  è venuto a mancare Péter Esterházy (1950-2016), discendente di una delle più nobili e antiche famiglie aristocratiche ungheresi, autore di numerosi romanzi.
In Italia Garzanti ha pubblicato "I verbi ausiliari del cuore" (1988, trad. Marinella D’Alessandro), "Il libro di Hrabal" (1991, trad. Marinella D'Alessandro), "La costruzione del nulla" (1992, trad. Marinella D’Alessandro) e "Lo sguardo della contessa Hahn-Hahn" (1995, trad.Mariarosaria Sciglitano); ma è con "Harmonia Cælestis" (Feltrinelli, 2003 trad. Giorgio Pressburger e Antonio Sciacovelli, a cura di Giorgio Pressburger) che ha riscosso un grandissimo successo internazionale. Con quest’opera ha vinto il Premio ungherese per la Letteratura e il Premio Sándor Márai nel 2001, il Premio Grinzane per la narrativa straniera nel 2004 e il Premio speciale della giuria Città di Bari nel 2006. Esterházy ha anche vinto il Premio per la pace dei librai tedeschi nel 2004 e il Premio letterario internazionale Pablo Neruda nel 2006. Feltrinelli ha pubblicato in seguito "L’edizione corretta di Harmonia Cælestis" (2005, trad. Marinella D’Alessandro), "Una donna" (2008, trad. Marzia Sar, rev. Giorgio Pressburger), "Non c’è arte" (Feltrinelli, 2012, trad. di Mariarosaria Sciglitano, a cura di Giorgio Pressburger) per il quale gli è stato conferito il Premio Letterario internazionale Mondello nel 2013 e "Esti "(2017, trad. Giorgio Pressburger).