Omaggio a Zsigmond Móricz

Il 2 luglio ricorre l'anniversario di nascita di Zsigmond Móricz (1879-1942), scrittore ungherese, redattore della rivista Nyugat / Occidente e direttore della Kelet Népe / Popolo d'Oriente.

Il suo talento e il suo linguaggio vigoroso lo portano verso un naturalismo obiettivo, non privo di un divertito senso umoristico. I suoi più numerosi romanzi traggono ambientazioni e personaggi dal mondo contadino e della piccola borghesia di provincia sia contemporanea sia di epoche passate. La sua produzione è vastissima, a partire dal 1910 scrisse uno, talvolta due o tre romanzi all’anno. Uno dei suoi capolavori è il romanzo per la gioventù Légy jó mindhalálig / Sii buono fino alla morte (1920). Tra i suoi romanzi si ricordano: Sárarany / Oro puro (1910); Az isten háta mögött / Dietro le spalle di Dio (1911); Szegény emberek / Gente povera (1916), Rokonok / Parenti (1923); Úri muri (1928), la trilogia Erdély / Transilvania (1934-39); Árvácska/Orfanella (1941). Notevoli anche le sue commedie – Pacsirtaszó / Canto di allodola (1916); Búzakalász / Spiga di frumento (1924); A vadkan / Il cinghiale (1925) – e le novelle Magyarok / Magiari,1912; Bor, szerelem, bánat / Vino, amore, pentimento, (1929); Barbárok / Barbari (1932).

Pubblicazioni in Italia: Tentazione / Rab oroszlán (Baldini Castoldi, 1940 – trad. Filippo Faber)