Il 20 giugno del 1919 venne a mancare Tivadar Csontváry Kosztka, noto pittore ungherese. Dopo gli studi di farmacia e legge, decide di lasciare alle spalle la sua attività e si dedica all’arte. La sua formazione artistica ha inizio a Monaco presso la scuola di pittura di Simon Hollósy. Successivamente compie numerosi viaggi di studio sia in Europa (Roma, Napoli, Parigi, Monaco, Düsseldorf, Dalmazia, Atene) sia in Africa (Egitto) e in Medio Oriente (Palestina, Siria). Csontváry è autore di circa 100 dipinti di grande dimensione. Nonostante il suo successo all’estero (v. una sua personale a Parigi nel 1907), in Ungheria viene considerato molto meno fino al 1963, l’anno della sua riscoperta grazie a una sua mostra tenutasi a Székesfehérvár. La sua pittura viene generalmente collocata tra l’espressionismo e il post-impressionismo, nonostante non facesse parte di nessuna di queste correnti artistiche. Studiosi e critici d’arte hanno per tanto tempo studiato la provenienza dei colori utilizzati nelle pitture di Csontváry, poiché era lui stesso a preparare le sue tempere.