In memoria di Ferenc Molnár, autore del celebre romanzo "I ragazzi della Via Pál"

Il 12 gennaio ricorre il 145. anniversario della nascita di Ferenc Molnár/Ferenc Neumann (1878-1952), scrittore, drammaturgo, giornalista ungherese.

Molnár nasce a Budapest in una famiglia della media borghesia ebraica. Il padre, medico affermato, nel 1896 lo manda in Svizzera a studiare legge ma lui dopo un anno rientra in Ungheria e ben presto interromperà gli studi per lavorare come giornalista presso il Pesti Hírlap e il Budapesti Naplò.

Esordisce con vari racconti per approdare poi ai romanzi e alle commedie. Nel 1901 pubblica il romanzo satirico Az éhes város/La città affamata cui seguirà Egy gazdátlan csónak története /Danubio blu, ma la notorietà giungerà con “I ragazzi della via Pal” (1907), tradotto in più di trenta lingue (tra cui in italiano a partire dal 1929 ad oggi in numerosissime edizioni).

Durante la prima Guerra mondiale Molnár è corrispondente di guerra in Galizia. ( v. la pubblicazione nel 1916 di una raccolta di servizi giornalistici dal titolo “Egy haditudósító emlékei / Ricordi di un corrispondente di guerra.

Tra le sue numerose opere teatrali, ricche di elementi realistici mescolati ad altri di stile simbolico-favolistico, sono da ricordare la commedia Az ördög /Il diavolo (1907), in cui domina un fitto intreccio di realtà e fantasia; il poema scenico Liliom /Il giglio (1909), che racconta in tono romantico le avventure terrene e soprannaturali dell’imbonitore di un parco di divertimenti, dall’animo di eterno fanciullo (nel 1944, da questo testo fu ricavato “Carousel”, stupendo musical di Rogers e Hammerstein rappresentato per anni a Broadway); A farkas/Il lupo (1912); A testőr /La guardia (1910); Az üvegcipő /La pianella di vetro (1924); A hattyú/Il cigno (1925), da cui fu tratto il film di Charles Vidor del 1956 con Grace Kelly; Játék a kastélyban/Lo spettacolo al castello (1926), una «metarappresentazione» della vita di teatro sul palcoscenico, ispirata alle tematiche pirandelliane; A jó tündér /La buona fata (1930) che ispirò il film di William Wyler del 1935; e Nagy szerelem /Grande amore (1935). Molti di questi testi teatrali furono adattati per la radio e per il cinema.

Molnár nel 1939, a causa delle leggi razziali, decide di trasferirsi prima in Francia, poi in Svizzera e infine nel 1939 a New York, dove nonostante sia affetto da una grave depressione continua a scrivere. Nel 1949 al Broadway viene presentata con grande successo la sua commedia Panoptikum. Muore il 1 aprile del 1952 a New York.