I martiri di Arad

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Il 6 ottobre ricorre l’anniversario dei tredici martiri di Arad, condannati e giustiziati in seguito alla Rivoluzione ungherese del 1848-49, in data 6 ottobre 1849 presso la fortezza di Arad, allora parte integrante del Regno d’Ungheria. L'esecuzione fu ordinata dal generale austriaco Haynau, noto anche come "la iena di Brescia", per la sua efferatezza nella repressione dei moti bresciani del 1848. Insieme ai martiri di Arad venne processato e giustiziato anche il primo ministro del primo governo parlamentare della Dieta ungherese il conte Lajos Batthyány a Pest.

Nel maggio del 1849 il nuovo governo magiaro proclamava la detronizzazione della dinastia Asburgo in Ungheria. L’esercito imperiale non potendo da solo piú fermare i rivoluzionari, tramite il nuovo imperatore Francesco Giuseppe (1848-1916) richiedeva allo zar russo Nicola I (1825-1855) d’intervenire in suo aiuto sul suolo magiaro, aiuto che avveniva mediante l’invio di 200mila soldati russi. L’esercito ungherese non potendo continuare la guerra contro questa nuova potenza militare, il 13 agosto 1849 deponeva le armi. Dopo la rivoluzione, la corte imperiale asburgica cominció la resa dei conti mandando il generale imperiale Haynau in Ungheria. I leader della rivoluzione venivano condannati a morte con l’accusa di alto tradimento.