68 anni fa venne a mancare Robert Capa

68 anni fa, il 25 maggio del 1954 venne a mancare Robert Capa / pseudonimo di Endre Ernő Friedmann (1913-1954), celebre fotografo ungherese naturalizzato statunitense.

È considerato il primo e più famoso fotografo di guerra, documentò cinque diversi conflitti: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d'Indocina (1954). Capa documentò inoltre lo svolgersi della seconda guerra mondiale a Londra, nel Nordafrica e in Italia, ed in particolare lo sbarco in Normandia dell'esercito alleato e la liberazione di Parigi. Nasce a Budapest nel 1913. A 17 anni viene arrestato per le sue simpatie comuniste e appena liberato lascia l’Ungheria alla volta di Berlino dove studia Scienze Politiche all’Università (1931-1933) per diventare giornalista. Per mantenersi trova un impiego presso uno studio fotografico, cosa che lo avvicina al mondo della fotografia. Inizia a collaborare con l'agenzia fotogiornalistica Dephot sotto l'influenza di Simon Guttmann. Nel 1932 viene inviato a Copenaghen per fotografare Lev Trotsky. Nel 1933 è costretto a lasciare Berlino a causa delle sue origini ebraiche. Si trasferisce a Parigi, dove lavora come fotografo freelance con il nome di André Friedmann. Qui entra in contatto e stringe amicizia con André Kertész, Giséle Freund, Hans Namuth e Henri Cartier Bresson. Nel 1936-37 munito di un accredito stampa (per il settimanale francese Regards) per documentare la Guerra civile spagnola si reca insieme alla sua compagna, la fotografa Gerda Taro, a Barcellona e lì cambia nome, diventando Robert Capa. Nel 1937 Gerda muore tragicamente a Brunete, nei pressi di Madrid. Capa diviene famoso in tutto il mondo per la sua famosa foto “Il miliziano colpito a morte”, pubblicata per la prima volta sulla rivista francese Vu (23 settembre del 1936) poi su Regards il mese dopo. Ma solo quando apparve sulla rivista americana Life (12 luglio 1937), l'immagine si diffuse in tutto il mondo. Allo scoppio del Secondo conflitto mondiale Capa si trova a New York, dove si reca in cerca di lavoro e in fuga dalle persecuzioni anti-ebraiche; la guerra lo trova assegnato in diversi teatri dello scenario bellico. Inizialmente fotografa per il Collier's Weekly, per poi passare a Life per il quale pubblicò immagini che ritraevano la diciottenne partigiana Simone Segouin durante la liberazione di Parigi.       Nel 1947 a New York fonda – assieme a Henri Cartier-Bresson, David "Chim" Seymour, George Rodger e William Vandivert – l'agenzia cooperativa Magnum, diventata una delle più prestigiose agenzie fotografiche. La sua passione e la sua vita, l'amore per la fotografia, lo porta a morire nel 1954 durante la Prima Guerra d'Indocina, al seguito di una squadra di truppe francesi, dietro il tenente colonnello Jean Lachapelle incaricato di evacuare e distruggere due fortini a sud est di Hanoi. Sulla via del ritorno scatta le ultime immagini prima dell'incidente che gli costa la vita; sale su un terrapieno per fotografare una colonna in avanzamento nella radura e qui posa il piede sulla mina che lo uccide.