130 anni fa, il 15 febbraio del 1892 nasceva Jenő Koltay Kastner (1892-1985), noto storico della letteratura, filologo ungherese. Figura imminente dell’italianistica ungherese del XX secolo.
Completa i suoi studi presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi ELTE di Budapest (ungherese, francese). Tra il 1913 ed il 1914 prosegue i suoi studi alla Sorbona con una borsa di studio. Durante la I. Guerra Mondiale diviene prigioniero di guerra sul fronte italiano. Dal 1924 è professore ordinario di Letteratura e lingua italiana all’Università degli Studi di Pécs. Dal 1935 al 1940 è visiting professor all’Università La Sapienza di Roma, e parallelamente riveste anche l’incarico di direttore dell’Accademia d'Ungheria in Roma. Nel 1940 al suo rientro in Ungheria diviene professore ordinario al Dipartimento di Lingua e Letteratura italiana dell’Università degli Studi di Pécs. Dal 1944 è Rettore dello stesso ateneo. Dal 1951 al 1968 è il direttore del Dipartimento di romanistica dell’Università di Szeged.
Le sue ricerche filologiche si focalizzarono prevalentemente sull’Umanesimo, Rinascimento e Barocco italiano, nonché sulle relazioni culturali italo-ungheresi con particolare attenzione a Dante Alighieri, Cola di Rienzo, Pietro Aretino, Torquato Tasso, Giordano Bruno. Successivamente Koltay si interessò anche alla letteratura italiana dell’800 in particolare agli autori Giacomo Leopardi e Ugo Foscolo. Sono note inoltre le sue ricerche relative all’emigrazione di Lajos Kossuth (v. la pubblicazione dell’epistolario intercorso tra Lajos Kossuth e Giuseppe Mazzini.)
Koltay vanta numerose pubblicazioni sia in italiano sia in ungherese. Il suo nome è inoltre legato alla compilazione e redazione di due dizionari: Dizionario italiano – ungherese, Dizionario ungherese –italiano, pubblicati tra il 1930 ed il 1934, tuttora in uso.)