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VERNISSAGE
Mercoledì 24 novembre alle ore 18 si terrà l'inaugurazione della mostra: Dante e Liszt presso il Palazzo Lercari Albano (Museo Diocesano).
Interverranno: Maurizio D'Alessandro, Gyöngyi Komlóssy, Johann Herczog.
Intermezzo musicale di Lorenzo Federici.
Nell'ambito della 34esima edizione del Festival Liszt Albano Laziale, presso il Palazzo Lercari (Museo Diocesano) dal 24 novembre all’11 dicembre si terrà la mostra documentaria sul tema di Liszt e Dante svolta in collaborazione con il Museo Liszt di Budapest e l’Accademia d’Ungheria in Roma.
"Mi addentro sempre di più nella selva oscura di Dante…". (Lettera di Ferenc Liszt indirizzata a Joseph Autran, 14 maggio 1845, Lione)
Ferenc Liszt per tutta la vita coltivò un vivo interesse per la poetica di Dante, in particolare per la Divina Commedia. D’altronde non fu l’unico: il mondo dell’arte del XIX secolo stravedeva per il poeta medievale. A cosa si doveva tutto questo interesse per Dante all’epoca? Che tipo di musica si sente nell’Inferno di Dante, secondo Ferenc Liszt? Come aveva immaginato questo compositore profondamente cattolico il vagabondare nell’Aldilà? Come sarebbe stato, se si fosse realizzato, lo spettacolo multimediale (composto di musica e diorami) previsto da Liszt per la prima della Sinfonia Dante?
Il presente percorso espositivo, allestito precedentemente presso l'Accademia d'Ungheria in Roma, presenta un affascinante spaccato dei progetti compositivi di Liszt legati a Dante, nonché le influenze che hanno plasmato il pensiero del compositore ungherese. L’esposizione prende inoltre in esame numerose opere d’arte, di musica e di letteratura del XIX secolo ispirate al sommo poeta. Hanno un ruolo chiave anche gli artisti con cui Liszt ebbe un rapporto personale e di cui conosceva opere legate a Dante (Gustave Doré, Bonaventura Genelli, Eugène Delacroix, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Ary Scheffer). Alcune storie del XIX secolo e di inizio XX secolo testimoniano anche la rinascita della ricezione dantesca ungherese, ad esempio il Panorama dell’Inferno inaugurato nel 1896 nel Parco cittadino di Budapest o la Serata dantesca di Ferenc Pulszky a Firenze
La mostra è stata realizzata dai collaboratori del Ferenc Liszt Memorial Museum and Research Center, tra cui Dóra Bodrogai, Krisztina Halász, Anna Peternák.