
La XIV edizione di Archivio Aperto dedica a Péter Forgács, uno dei maestri mondiali del found footage e pioniere nell’archiviazione e rielaborazione dei film amatoriali, l’ampia retrospettiva Hidden Histories, con una rassegna online di 10 film su MyMovies, una proiezione dal vivo di due film in prima italiana e un workshop – online e in presenza – tenuto da Forgács.
Attraverso gli home movies, l’opera di Forgács offre l’attraversamento di un secolo-fiume, il Novecento, insieme a tutti i drammi che la storia europea porta con sé, tra Guerre e regimi totalitari: un riflettersi continuo tra passato, presente e futuro. La sua è un’opera ricchissima, magistrale, che pone molte domande allo spettatore e propone un racconto storico da un punto di vista continuamente diverso, spesso quello di chi quegli avvenimenti li ha inconsapevolmente vissuti.
Forgács è un punto di riferimento assoluto per chi si occupa di immagini e archivi, una figura che – attraverso un’opera forse inarrivabile sul piano culturale ed estetico – ispira e alimenta il lavoro non solo di documentaristi e artisti ma anche di storici e archivisti.
A cura di Michele Manzolini e Paolo Simoni.
Péter Forgács (1950), fotografo, artista multimediale, regista ungherese,
Forgács lavora come artista e regista dal 1976. Fino agli anni Ottanta ha lavorato con il gruppo di musica contemporanea Group 180. Nello stesso periodo ha lavorato nello studio cinematografico Balázs Béla. Nel 1983 ha realizzato la Private Photo & Film Archives Foundation (PPFA) a Budapest, in cui conserva una collezione unica di materiale cinematografico amatoriale del periodo a partire dagli anni '20. Usa queste registrazioni come materiale di base per i suoi adattamenti postmoderni della storia, in particolare quelli degli anni '30 e '60. Con la serie di oltre trenta film che ha realizzato con questo, noto sotto il nome Ungheria privata, ha vinto diversi premi. Il suo debutto internazionale è stato con Famiglia Bartos nel 1988. Due anni dopo gli è valso il Grand Prix al World Wide Video Festival di l'Aia. Nel 2002 il Getty Research Institute ha tenuto una mostra sotto il nome L'esodo del Danubio: le correnti increspate del fiume.Nel 2009 ha partecipato alla Biennale di Venezia presso il Padiglione Ungherese con la sua installazione "Col Tempo - The W. Project". Le sue opere sono conservate in molte collezioni pubbliche in tutto il mondo, tra cui il Museo del cinema olandese ad Amsterdam.
Forgács ha vinto premi in vari festival internazionali, tra gli altri. Di seguito una selezione:
- 1990: Gran Premio, World Wide Video Festival in l'Aia, di fronte a Famiglia Bartos
- 1991: Gran Premio, Biennale europea del documentario, Marsiglia, per Dusi e Jenő
- 1993: Gran Premio, VIPER Film Festival dei video, erba medica, di fronte a Wittgenstein Tractatus
- 1993: Gran Premio, Sound Base Arts Video Festival, Wrocław, di fronte a Wittgenstein Tractatus
- 1997: Prix Europe, programma televisivo dell'anno: Ungheria privata X: caduta libera
- 1998: Golden Gate Award, Festival Internazionale del Film di San Francisco
- 1999: Gran Premio, Concorso cinematografico internazionale Out of That Darkness, Londra, per Il Maelstrom
- 2005: Tribeca Film Festival, New York City, di fronte a El perro negro
- 2005: Gran Premio, Denver International Film Festival, per El perro negro
- 2007: Premio Erasmus per il suo eccezionale contributo alla cultura in Europa
- 2007: Artista della Repubblica di Ungheria, Ministero dell'Istruzione e della Cultura