Il 18 ottobre del 1894 nasceva Tibor Déry (1894-1977), scrittore ungherese.
Di famiglia benestante, aderì al movimento comunista e subì l’esilio per aver partecipato al tentativo rivoluzionario di Béla Kun (1919). Collaboratore di riviste letterarie d’avanguardia, scrisse tra il 1934 e il 1938 il romanzo La frase incompiuta/A befejezetlen mondat, pubblicato solo nel 1947, e le due parti di Risposta/ Felelet (1948 e 1952), romanzo storico sulle vicende ungheresi dal 1928 al 1948. La sua opposizione al regime di Rákosi, espressa nel racconto Niki, storia di un cane /Niki. Egy kutya története (1956), e la partecipazione alla rivolta del 1956 gli costarono quattro anni di prigione, durante i quali scrisse il romanzo Il signor G.A. nella città di X /G.A. úr X-ben (1964). Tra le altre sue opere si ricordano: Lo scomunicatore / A kiközösítő (1966), Reportage immaginario da un festival pop americano /Képzelt riport egy amerikai pop-fesztiválról (1971).
Alcuni suoi racconti (1937-62) sono stati tradotti con il titolo Il gigante (1963). Déry fu uno dei maggiori narratori realisti contemporanei, ma utilizzò anche le tecniche linguistiche dell’espressionismo e un certo procedere analitico proprio della psicologia moderna.
Tra le pubblicazioni in Italia:
- Niki, storia di un cane (Einaudi, 1957, Rist. 1958, 1961/Loescher, 1980, Rist. 1982.
- La resa dei conti (Feltrinelli, 1962, Rist. 1979) /Cargo 2006
- Il gigante (Feltrinelli, 1963 rist.1964)
- Il signor A. G. nella città di X (Feltrinelli, 1966)
- Lo scomunicatore: romanzo (Feltrinelli, 1969)
- Reportage immaginario da un festival pop americano (Vallecchi, 1974)
- L’uomo dall’orecchio mozzato (Editori riuniti, 1976)
- Caro suocero (Editori Riuniti, 1981; Edizioni del Labirinto, 2002)