Il 13 settembre del 1891 nasceva József Nemes Lampérth (1891-1924), pittore, grafico ungherese, una delle figure più originali dell’avanguardia ungherese.
Studia presso l’Accademia di Belle arti di Budapest sotto la guida di István Bosznai e Tivadar Zemplényi, successivamente alla colonia di artisti di Nagybánya e a Parigi (1913). Lo stile di Nemes-Lampérth viene spesso paragonato a quello di Cézanne, dei fauves e di Die Brücke.
Espone per la prima volta nel 1917 nell’ambito di una collettiva presso il Salone Nazionale, cui seguirà un’altra mostra nel 1918. Nel 1920 emigra a Berlino dove conosce il noto mecenate d’arte Alfred Gustav Ekstrom, il quale lo inviterà in Svezia, ma ben presto cominceranno a manifestarsi i primi sintomi della sua malattia mentale, cosa che lo spingerà a realizzare opere sempre più cupe, prevalentemente disegni a carboncino. Si spegnerà nel 1924, all’età di 33 anni, in un manicomio in Ungheria lasciando ai posteri 24 quadri a olio (ritratti, paesaggi, nudi e nature morte) e numerosi disegni a inchiostro e a matita.