Il 9 novembre del 1929 nasceva Imre Kertész (1929-2016), Premio Nobel per la letteratura 2002, testimone della tragedia della Shoah. Lo scrittore è divenuto noto per il resoconto semiautobiografico dell’Olocausto che costituisce l’argomento della trilogia composta da Essere senza destino (2014 Feltrinelli), Fiasco (Feltrinelli 2003, trad. A.D. Sciacovelli) e Kaddisch per il bambino non nato (2006 Feltrinelli, trad. di #MariarosariaSciglitano).
Tra le altre opere di Kertész si ricordano:
- Il vessillo britannico (Bompiani, 2004 – trad. Giorgio Pressburger)
- Liquidazione (Feltrinelli, 2005 – trad. A.D. Sciacovelli)
- Storia poliziesca (Feltrinelli, 2007- trad. Mariarosaria Sciglitano)
- coautore insieme a Péter Esterházy di Verbale di polizia (Casagrande, 2007 – Giorgio Pressburger)
- Il secolo infelice (Bompiani, 2007 – trad. Krisztina Sándor)
- Diario dalla galera (Bompiani, 2009 – trad. Krisztina Sándor)
- Dossier K ( Feltrinelli, 2009 – trad. Marinella d'Alessandro)