Omaggio a Ferenc Móra

Il 19 luglio del 1879 nasceva Ferenc Móra (1879-1934), scrittore, giornalista ungherese.

Dopo la laurea, inizia a collaborare con il quotidiano Szegedi Napló, prima in qualità di pubblicista, successivamente, dal 1913 al 1919 come caporedattore. Dal 1904 lavora in biblioteca e si specializza in archeologia. Esordisce come letterato con poesie e novelle. Successivamente passerà ai romanzi, racconti per ragazzi (Kincskereső kisködmön, 1918) e favole (Dióbél királyfi és társai, 1922), Hol volt, hol nem volt, 1925). Nei suoi romanzi (Ének a búzamezőkről/Canti dei campi di frumento (1927); Aranykoporsó/Bara d'oro (1932) e racconti (Sokféle/Varia (1927); Beszélgetés a ferdetoronnyal/Colloquio con la torre pendente (1927), Parasztjaim/I miei contadini (1935), Ezek az évek/Questi anni (1938), si rivela profondo conoscitore dell'anima del contadino ungherese. Mentre altre sue opere sono caratterizzate da una forte ironia nei confronti delle ingiustizie sociali del periodo Horty, vedi il suo romanzo Hannibál feltámasztása (1955) pubblicato per intero solo dopo la morte di Móra per via della censura.

Tra le pubblicazioni in Italia si ricorda: Il cercatore del tesoro (Kincskereső kisködmön), traduzione di Éva Kérész, Roma, 2012, (Bibliotheca tricolore), p.186.