Il 10 settembre del 1953 venne a mancare Róbert Berény (1887-1953), pittore, grafico ungherese, premio Munkácsy e Kossuth, rappresentante emblematico dell’avanguardia ungherese.
Completa i suoi studi alla scuola di disegno (Mintarajziskola) di Tivadar Zemplényi e all’Académie Julian di Parigi. Durante il suo soggiorno parigino subisce l’influenza di Matisse e Cézanne. Al suo rientro in Ungheria pubblica sulla nota rivista Nyugat/Occidente. La pittura di tale periodo è caratterizzata dall’espressionismo e dal cubismo. Nel 1909 entra a fare parte del noto gruppo d’avanguardia ungherese Nyolcak/Otto. Nel 1919 emigra in Germania, in particolare a Berlino dove vive fino al 1926. Negli anni 1930 il suo stile mostra segni di avvicinamento alle tradizioni della colonia di artisti di Nagybánya. Successivamente aderisce al circolo Gresham. A partire dal 1934 passa sempre più tempo a Zebegény (Ansa del Danubio). Sono altrettanto noti, oltre alle sue pitture e manifesti anche i suoi lavori grafici, realizzati con gesso, inchiostro. Nel 1948 viene nominato docente all’Accademia di Belle arti di Budapest.