In memoria di Zoltán Fábri

Il 15 ottobre del 1917 nasceva Zoltán Fábri (1917-1994), regista, attore, pittore, scenografo, sceneggiatore ungherese.

Conclusi i suoi studi presso l’Accademia di Belle arti di Budapest, s'iscrive all’Accademia del Teatro e del Cinema ungherese dove terminerà i suoi studi nel 1941. Tra il 1941 e il 1943 lavora presso il Teatro Nazionale di Budapest in qualità di attore, scenografo. Dal 1943 al 1946 è membro del Teatro comico di Budapest. A partire dal 1948 svolge attività da regista presso il Teatro Nazionale di Budapest. Nel 1950 lavora presso la Hunnia Filmgyár, di cui assumerà la direzione artistica nel 1952. Lo stesso anno esordisce con il suo primo film, intitolato La tempesta, ma raggiunge la notorietà internazionale nel 1955 con Carosello, e successivamente vincendo il massimo premio a Karlovy Vary con Il professor Annibale (1956), una forte tragicommedia sugli anni del fascismo. Confermate le sue doti di autore caratterizzato da un forte impegno morale, in altre pellicole - tra cui la migliore è forse Due mezzi tempi all'inferno, sulle vicende di un lager nazista - ha dato il suo miglior film e forse uno dei più stimolanti film del "disgelo", nel 1964 con Venti ore, premiato al Festival di Mosca del 1965, incisivo film-dibattito sulla tragedia del 1956. Successivamente Fábri realizza: Fine stagione (1966), La famiglia Tóth (1970), Il formicaio (1971), Giorno più giorno meno (1972), La frase compiuta (1975), I magiari (1980), Requiem (1982), Tutti al mio onomastico (1983). Nel 1977 viene di nuovo premiato al Festival di Mosca con Il quinto sigillo.