In memoria di Ödön Márffy

Oggi ricorre l’anniversario della morte di Ödön Márffy (1878-1959), noto pittore e grafico ungherese, membro del gruppo artistico d’avanguardia ungherese più significativo dell’inizio secolo XX, A Nyolcak/Gli Otto. Lo stile di Márffy potrebbe essere parentato con quello dei Fauves e la Scuola di Parigi (École de Paris).

Dopo una breve formazione in Ungheria, Márffy nel 1902 si reca a Parigi e frequenta l'Académie Julian, diretta da Jean-Paul Laurens. Lo stesso anno si iscrive anche all'École des Beaux-Arts di Parigi e diviene allievo di Fernand Cormon. Márffy rimane particolarmente impressionato dalle opere di Cézanne, Matisse, Bonnard, Rouault. Sempre a Parigi, entrerà in contatto con i pittori ungheresi Béla Czóbel, Róbert Berény e Bertalan Pór, con i quali successivamente fonderà il gruppo degli "Otto” (1909-1919).

Nel 1906 Márffy espone per la prima volta al Salon d'Automne. Nel 1907 rientra a Budapest e presso la Galleria Uránia espone le sue opere realizzate durante il soggiorno parigino, insieme a quelle di Lajos Gulácsy. Il successo di tale mostra lo porterà a conoscere József Rippl-Rónai che a sua volta lo inviterà a Kaposvár. Grazie al sostegno di quest'ultimo diventerà uno dei membri fondatori del Circolo MIÉNK (1908-1911). Nel 1909 Márffy lascia il MIÉNK e grazie a Károly Kernstok entra nel gruppo d'avanguardia  gli ”Otto”, tra i cui membri  ricordiamo Róbert Berény, Dezső Czigány, Béla Czóbel,  Dezső Orbán, Bertalan Pór e Lajos Tihanyi. 

Tra il 1909 e il 1914, la pittura di Márffy subisce continue trasformazioni. Le linee eccessive percepibili nei suoi paesaggi, nudi e nature morte, che ricordano il fauvismo vengono gradualmente sostituite da una composizione rigorosa. Dalla seconda metà degli anni '10, il suo approccio costruttivista lascia poi gradualmente il posto a combinazioni di colori espressionisti, grazie anche all’influenza di Oskar Kokoschka.

Negli anni '20 Márffy diviene un pittore molto rinomato e ricercato, non solo nel panorama artistico nazionale, ma anche in quello estero. Partecipa regolarmente alle Biennali di Venezia ed espone tra l’altro negli Stati Uniti, in Polonia, a Vienna, a Norimberga e a Monaco di Baviera. Nel 1924 diviene membro fondatore e successivamente presidente del gruppo “KÚT”(Nuova Società di Artisti visivi, 1954-1949).

Alla fine degli anni '20, Márffy sostituisce i colori vivaci con un'atmosfera confusa, nebbiosa e più rilassata, ed il suo stile diviene più morbido, più decorativo, più appetibile per un pubblico della classe media. I paesaggi, le scene di giardini e di mare, i nudi e le nature morte che dipinge tra le due guerre ricordano l'approccio dei pittori dell'École de Paris, in particolare di Moïse Kisling, Jules Pascin, Van Dongen e Raoul Dufy.

Dopo la seconda guerra mondiale, Márffy sarà tra i primi ad aderire alla Scuola Europea, fondata il 13 ottobre 1945.