Il 16 novembre del 1975 venne a mancare János Kmetty (1889-1975), pittore, grafico ungherese, esponente del cubismo.
Vive a Miskolc fino all'età di 12 anni, poi si trasferisce a Kassa (Košice), dove studia alla scuola di Elemér Halász Hradil. Prosegue gli studi a Budapest, alla scuola di pittura di Ferenc Szablya Frischauf e successivamente frequenta anche i corsi serali di Károly Ferenczy.
Compie due viaggi di studio a Parigi, che influenzano in modo significativo la sua produzione successiva. Durante il primo viaggio (1911) rimane assolutamente e visibilmente incantato dall'opera di Paul Cézanne, nonché dalle opere dei cubisti parigini e di Picasso. Dopo il suo rientro da Parigi, diviene membro del gruppo “MA” di Lajos Kassák.
Nel 1927 parte per Parigi per la seconda volta e al suo ritorno prende parte alla vita dell'avanguardia di sinistra. Nel 1930 si trasferisce a Szentendre, dove diviene membro della colonia di artisti locale. Dal 1946 insegna alla scuola d'arte di Budapest, nel 1949 gli viene conferito il Premio Kossuth.
La sua arte è una continuazione dello stile di Cézanne. L'elemento principale dei suoi dipinti è la struttura: le sue forme cubisticamente articolate sono circondate da contorni accentuati. Le opere di Kmetty, che si inscrivono nel solco del cubismo, ma sono sempre razionalmente modificate, testimoniano una forma molto potente di abilità riassuntiva. È notevole anche la sua attività grafica in particolare le sue potenti incisioni in rame, che pubblicò in un album nel 1920. Nel 1981 gli viene dedicato un museo omonimo a Szentendre.