6 anni fa è venuto a mancare Péter Esterházy

Il 14 luLgio saranno 6 anni che è venuto a mancare Péter Esterházy (1950-2016), discendente di una delle più nobili e antiche famiglie aristocratiche ungheresi, autore di numerosi romanzi.

In Italia Garzanti ha pubblicato "I verbi ausiliari del cuore" (1988, trad. Marinella D’Alessandro), "Il libro di Hrabal" (1991, trad. Marinella D'Alessandro), "La costruzione del nulla" (1992, trad. Marinella D’Alessandro) e "Lo sguardo della contessa Hahn-Hahn" (1995, trad.Mariarosaria Sciglitano); ma è con "Harmonia Cælestis" (Feltrinelli, 2003 trad. Giorgio Pressburger e Antonio Sciacovelli) che ha riscosso un grandissimo successo internazionale. Con quest’opera ha vinto il Premio ungherese per la Letteratura e il Premio Sándor Márai nel 2001, il Premio Grinzane per la narrativa straniera nel 2004 e il Premio speciale della giuria Città di Bari nel 2006. Esterházy ha anche vinto il Premio per la pace dei librai tedeschi nel 2004 e il Premio letterario internazionale Pablo Neruda nel 2006. Feltrinelli ha pubblicato in seguito "L’edizione corretta di Harmonia Cælestis" (2005, trad. Marinella D’Alessandro), "Una donna" (2008, trad. Marzia Sar, rev. Giorgio Pressburger), "Non c’è arte" (2012, a cura di Giorgio Pressburger, trad. Mariarosaria Sciglitano) e "Esti "(2017, trad. Giorgio Pressburger).