115 anni fa nasceva György Kepes

115 anni fa nasceva György Kepes (1906-2001), pittore, designer, teorico dell’arte ungherese.

Studia all’Accademia di Belle arti di Budapest sotto la guida di István Csók, pittore impressionista. Contemporaneamente viene influenzato dal poeta e pittore socialista e d'avanguardia Lajos Kassák. Inizia a porsi alla ricerca di modi per contribuire ad alleviare le ingiustizie sociali, soprattutto l'inumana condizione dei contadini ungheresi. Kepes sospende momentaneamente la sua attività di pittore per dedicarsi al cinema e al design. Nel 1930 si stabilisce a Berlino dove lavora come designer editoriale e di esposizioni. In questo periodo progetta la copertina di FilmalsKunst/Il film come arte, di Rudolf Arnheim psicologo della Gestalt Rudolf Arnheim. Questo fu uno dei primi libri di teoria cinematografica. Sempre a Berlino si unisce allo studio di László Moholy-Nagy. Quando nel 1936 Moholy si trasferisce a Londra, Kepes lo segue. Nel 1937 Moholy diventa direttore in una nuova scuola d'arte di Chicago, è l'Istituto del Design, che Moholy soprannomina Nuova Bauhaus. Invita Kepes a seguirlo per insegnarvi teoria della luce e del colore. Durante gli anni dell'insegnamento presso la Nuova Bauhaus, dal 1937 al 1943, Kepes amplia e rifinisce le sue idee sulla teoria del design, sulla forma in relazione alla funzione e sull’educazione alla visione. Nel 1942 viene invitato al Brooklyn College dall'architetto russo Serge Chermayeff, presidente del dipartimento di Arte. Qui Kepes trova un allievo di assoluta eccezione: il designer Saul Bass. Nel 1944 pubblica Il linguaggio della visione, un libro che risulterà molto influente sul design e sul modo in cui il design verrà insegnato. Nel 1947 Kepes accetta un invito dalla School of Architecture and Planning presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) per dare avvio ad un programma di visual design.

Kepes rimane ad insegnare al MIT fino al 1974, anno in cui va in pensione. In questi anni è in contatto con vari artisti, designer, architetti e scienziati. Tra questi Norbert Wiener, Buckminster Fuller, Rudolf Arnheim, Marcel Breuer, Charles Eames, Erik Erikson, Walter Gropius e Jerome Wiesner. Mentre la sua produzione artistica si sposta verso l'astratto cresce il suo interesse per le immagini di scienza. Nel 1956 pubblica Il nuovo paesaggio nell'arte e nella scienza, dove opere moderniste vengono abbinate a immagini scientifiche ottenute con macchine ai raggi-X, fotografie stroboscopiche, microscopi elettronici, soar, radar, telescopi, sensori infrarossi e così via. Queste sue teorie sulla percezione visiva e il suo stesso insegnamento hanno una influenza profonda sui giovani architetti, progettisti e studenti di arti visive del MIT come Kevin Lynch e Maurice K.Smith.

Negli anni tra il 1956 e il 1966 Kepes cura 6 antologie pubblicate in forma di serie: Visione + Valore. Ogni volume contiene oltre 200 pagine di saggi di alcuni dei maggiori artisti, designer, architetti e scienziati di quel tempo.