109 anni fa nasceva Zoltán Várkonyi (1912-1979), attore, regista, sceneggiatore ungherese. Dopo aver frequentato l’Accademia del Teatro e del Cinema di Budapest esordisce al Teatro Nazionale di Budapest in qualità di attore. Tra il 1941 e il 1944 è membro del Teatro Madách diretto da Andor Pünkösdi. Scampato all’Olocausto, dal 1945 ricopre l’incarico di direttore del Teatro Művész. Dal 1949 è docente e dal 1972 è rettore dell’Accademia del Teatro e del Cinema di Budapest. Dal 1962 al 1971 è regista principale del Teatro Vígszínház. Várkonyi è tra le figure più eminenti della scena ungherese – tra il 1951 e il 1976 ha diretto 27 film e circa 18 spettacoli teatrali, scritto 6 sceneggiature – particolarmente dotato nella regia di drammi moderni e contemporanei, finì per specializzarsi in fastose ricostruzioni storiche da romanzi di Mór Jókai (“A kőszivű ember fiai” – 1965, “Egy magyar nábob” – 1966, “Fekete gyémántok” – 1976). Nella sua eclettica attività affrontò anche temi attuali, ottenendo il miglior risultato nel film “Simon Menyhért születése”/La nascita di Menyhért Simon (1954), e vinse al Festival di Karlovy Vary nel 1958 con “Sóbálvány” /Statua di sale. Foto: Internet